Rione Regola: passeggiata nel Rinascimento romano
Tra palazzetti rinascimentali, percorsi di pellegrinaggio e isolati medievali sopravvissuti alla nuova urbanistica '600esca...un viaggio nel cuore monumentale di Roma. Per partecipare alla visita è necessario presentarsi muniti di mascherina. Il tour sarà effettuato con auricolari, per mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro.
VISITA GUIDATA: 12€ (i bambini, massimo 1 per adulto, non pagano), inclusi radio trasmettitori
DURATA VISITA: 1h30
INFO: 334 7401467
N.B. Per partecipare alla visita è necessario presentarsi muniti di mascherina. Il tour sarà effettuato con l'utilizzo di auricolari per mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro tra i partecipanti, secondo le norme vigenti. Si avvisano i partecipanti che, per motivi di sicurezza, nominativi e recapiti saranno trattenuti dall'Associazione per il mese successivo allo svolgersi dell'attività.
Il Rione Regola è il VII di Roma: in età romana faceva parte della Regio IX Augustea denominata Circus Flaminius, un’area paludosa, a valle del Campidoglio e affacciata sulle sponde del Tevere. L'etimologia del toponimo infatti deriva da "arenula", per la sabbia (rena) che le piene del Tevere lasciavano in tutto il quartiere. Per corruzione il toponimo divenne "Reola" e quindi "Regola". Famoso per il suo artigianato mercantile dedito alle attività fluviali – di cui ritroviamo ancora testimonianza nei nomi delle strade che caratterizzano l’area - la zona era anche dotata di numerose abitazioni popolari (insulae) e portici, come testimoniato dai ritrovamenti al di sotto della chiesa di San Salvatore in Onda e di palazzo Farnese.
Il nostro itinerario si snoderà tra Chiese e Palazzi rinascimentali, partendo da Piazza Cairoli dove avremo modo di raccontare la grande rivoluzione urbanistica che interessò l’area a partire da fine 1800 e proseguendo con la visita di alcuni luoghi iconici come Palazzo Spada e Palazzo Farnese, via dei Pellegrini e Piazza Campo de Fiori, senza tralasciare la storia legata alla Chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini e una tappa d’obbligo presso l’Arco degli Acetari, una piccola “isola medievale” risparmiata dal rinnovamento edilizio seicentesco.