Le fantasie liberty di un architetto geniale: quartiere Coppedè
Con lo sguardo rivolto in alto, scoveremo le mille sorprese di Coppedè e suoi motivi decorativi ricorrenti, per scoprire se celano significati e simbologie nascoste.

VISITA GUIDATA: 10€ + 2£ per auricolari (i bambini, massimo 1 per adulto, non pagano)
DURATA VISITA: 1h30
INFO: 334 7401467
Quartiere Coppedè fu costruito a partire dal 1916 dall’architetto Gino Coppedè, da cui prende il nome. L’isolato è davvero unico, una piccola gemma liberty incastonata tra il quartiere Pinciano e il Trieste-Salario. L’area non è molto estesa: si tratta di un comprensorio di 26 palazzine e 17 villini costruiti in stile eclettico, con elementi decorativi liberty, neogotici, barocchi e richiami allo stile dell’Antica Roma.
Tantissimi i particolari che vale la pena osservare: dal grande arco di accesso, simile ad un arco di trionfo, che si apre su Via Tagliamento con il suo bellissimo lampadario in ferro battuto, alla bella fontana ornata dalle rane in piazza Mincio.
Durante il percorso ci soffermeremo, con lo sguardo rivolto in alto, ad apprezzare le mille sorprese di Coppedè, dalle figure di Dante e Petrarca su uno dei villini delle fate, alla meridiana su un palazzetto di via Olona, alla scritta “labor” sulla palazzina del Ragno. Assieme cercheremo di approfondire alcuni dei motivi decorativi che ricorrono nel quartiere, per scoprire se celano significati e simbologie nascoste.
Lasciatevi ispirare dalle stravaganze di Coppedè…del resto, il quartiere è già stato fonte di ispirazione per numerosi registi, ad esempio Dario Argento, che lo scelse come location per “Inferno” e “L’uccello dalle piume di cristallo”, o Nanni Loy, che vi girò “Audace colpo dei soliti ignoti”.



