Le donne dalla fama oscura che incontriamo passeggiando sul colle Oppio sono numerose...ma quanto c'è di vero in queste leggende "nere"? E quanto la storia ha ingigantito le loro malefatte? A voi il verdetto! Per partecipare alla visita è necessario presentarsi muniti di mascherina. Il tour sarà effettuato mantenendo la distanza di sicurezza di 1 metro.

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Costo: € 12,00
Durata: 1,30 H

VISITA GUIDATA: 12€, inclusi auricolari

DURATA VISITA: 1h30

INFO: 334 7401467

 

N.B. Il numero massimo di partecipanti è di 15 persone. Per partecipare alla visita è necessario presentarsi muniti di mascherina. Il tour sarà effettuato mantenendo la distanza di sicurezza di 1 metro tra i partecipanti, secondo le norme vigenti. Si avvisano i partecipanti che, per motivi di sicurezza, nominativi e recapiti saranno trattenuti dall'Associazione per il mese successivo allo svolgersi dell'attività.

 

Il colle Oppio, oltre ad essere noto per il Mosè di Michelangelo e la spettacolare Domus Aurea neroniana, è legato, nella leggenda, ad alcune personalità femminili dalla fama controversa…

Proprio su questo centralissimo colle, infatti, incontriamo alcune donne che sono passate ai posteri per la loro crudeltà e le loro malefatte.

Ad esempio Tullia Minore, che nel luogo in seguito denominato Vicus Sceleratuscommise il patricidio, uccidendo suo padre Servio Tullio in combutta con il proprio marito, Lucio Tarquinio (meglio noto come Tarquinio il Superbo).

Altra famigerata donzella legata al colle è Messalina, che vive pochi secoli più tardi, all’inizio dell’epoca imperiale: seduttrice dalla fama immortale, descritta da Giovenale come “Augusta meretrice”, la tradizione vuole che il suo fantasma appaia ancora oggi nei giardini del colle Oppio, in cerca di malcapitati amanti. 

La stessa fama, aggravata da quella di “vedova nera” riguarda la notissima Lucrezia Borgia, che immaginiamo affacciata al balconcino del palazzo di famiglia in piazza San Francesco di Paola. Ci spostiamo quindi nel XV secolo, cambiando contesto ma raccontando una storia che mantiene sempre gli stessi ingredienti. Sorge quindi spontaneo un dubbio: quanto ci sarà di vero in questo mito della “donnaccia”?

Tullia Minore, Messalina e Lucrezia furono effettivamente delle traditrici e delle assassine o il loro mito, che presenta caratteri comuni nonostante la distanza cronologica, è influenzato e ingigantito da una misoginia di fondo e da paure arcaiche e pregiudizi sulle donne?

In una passeggiata tra mito, letteratura e dati storici, cercheremo di comprendere più a fondo le famigerate “malefemmine” del colle Oppio.

Appuntamento: Piazza di San Francesco di Paola ai piedi della Scalinata dei Borgia

Per questa visita il luogo dell'appuntamento è raggiungibile alle coordinate GPS presenti nel link in basso; è consigliabile presentarsi 15 minuti prima dell'inizio della visita per espletare tutte le formalità del caso

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