L'Ara Pacis
L’Ara Pacis, uno dei capolavori della Roma Augustea, fu fatta costruire da Augusto per celebrare la pace dell’impero: un recinto decorato che racchiudeva l’altare dedicato alla Pace. Oggi ne ammireremo da vicino la bellezza e ne scopriremo insieme la storia!

VISITA GUIDATA: 8€
INGRESSO AL MUSEO: 10.50€ (da pagare in loco); GRATUITO per possessori di MIC Card (per i residenti a Roma: possibilità di fare la MIC Card in loco, arrivando almeno 30 minuti prima)
DURATA VISITA: 1h30
INFO: 334 7401467
per Per conoscere le eventuali possibilità Per conoscere le eventuali riduzioni per il biglietto di ingresso al Museo dell'Ara Pacis, consultare la pagina al seguente link:
http://www.arapacis.it/it/informazioni_pratiche/biglietti_videoguide_e_audioguide
L’altare fu dedicato da Augusto nel 9 a.C. in Campo Marzio, in una zona tradizionalmente dedicata alla celebrazione delle vittorie militari e dove avvenivano le manovre dell’esercito. Un altare della Pace dunque in una zona della città dedicata a Marte dio della guerra: un simbolo della pace e della prosperità raggiunte con Augusto dopo anni di sanguinosi conflitti.
Posizionata dunque originariamente in Campo Marzio, nell’odierna piazza in Lucina, vicino ad altri monumenti che celebravano la figura di Augusto e della sua gens, i suoi resti furono rinvenuti per la prima volta nel ‘500 sotto Palazzo Peretti in via in Lucina. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 si recuperarono altri frammenti, ma i lavori furono interrotti per timore di danneggiare il palazzo. Fu soltanto nel 1937, in occasione del bimillenario della nascita di Augusto, che il governo si decise per un grande investimento di risorse e per l’applicazione di tecniche moderne: i frammenti dell’altare Augusteo furono recuperati e l’altare fu ricostruito lungo le sponde del Tevere all’interno di un padiglione in cemento e finto porfido appositamente progettato dall’Architetto Morpurgo.
Oggi, smantellato l’antico padiglione, l’Ara è racchiusa nella modernissima teca progettata dall’architetto contemporaneo Richard Meier.