Illustri sopravvissuti della Roma antica: il tempio di Minerva Medica all'esquilino
Una struttura monumentale, gigantesca e sorprendente, che si è ritagliata il suo spazio in un angolo tra rotaie, cisterne e cavalcavia. Approfondiamo la storia di questo illustre sopravvissuto!
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VISITA GUIDATA: 15€ inclusi biglietti ed eventuali auricolari
DURATA VISITA: 1h15
INFO: 334 7401467

Il cosiddetto tempio di Minerva Medica sembra lottare per affermare la propria gigantesca e monumentale presenza.
A partire dall'identità stessa del monumento, travisata a causa dal nome errato, diffusosi dal XVI secolo per la credenza sbagliata che una statua della Dea fosse stata rinvenuta in quest'area. La struttura non era un edificio religioso e non era connessa alla dea Minerva, ma doveva trattarsi di un padiglione di rappresentanza eretto sul luogo degli Horti Pallantiani ed Epaphroditiani nel settore orientale dell’Esquilino, un'area interamente occupata da Horti che confluiscono poi in una gigantesca proprietà imperiale.
A continuare con la posizione che il monumento occupa oggi: pur essendo uno scorcio urbano notissimo e suggestivo, il tempio si trova stretto tra la ferrovia che corre alle sue spalle, le rotaie del trenino delle Ferrovie Laziali e la grande cisterna di Roma Termini. Pare che la sua mole dodecagonale, anticamente coperta da una cupola di 25 metri di diametro, non sia stata sufficiente per impedire che lo spazio attorno al monumento venisse ristretto e rosicchiato, fino a lasciare il tempio come un gigante superstite in un angolo di terra.
Entrando nel monumento e godendo delle sue strutture possenti da una diversa prospettiva, riusciremo a ricostruire la sua funzione antica, il suo legame con tutte le altre testimonianze archeologiche dell'area, e a ripercorrere le tappe dell'evoluzione urbana che ha portato a questa stranissima sovrapposizione tra antichità monumentale e infrastrutture teconologihe moderne.