Il Mitreo di Santa Prisca
Una visita ad un suggestivo ambiente sotterraneo che ci porterà a conoscere i misteri dell’antica religione mitraica che prospettava ai fedeli, attraverso il superamento di difficili prove iniziatiche e prassi misteriche segrete, un’intensa esperienza spirituale e la salvezza dell’anima.
Secondo gli archeologi, a Roma in età antica esistevano almeno 700 mitrei: erano i luoghi di culto della divinità orientale Mitra, adorata nelle religioni misteriche tra il I sec a.C. e il V sec. d.C. In età cristiana, i Mitrei furono spesso cancellati con la costruzione di una chiesa al di sopra dei luoghi di culto misterici: molti degli antichi Mitrei infatti oggi non sono più visibili, ma alcuni si sono invece conservati proprio sotto le chiese che vi furono costruite al di sopra.
Uno fra questi è il Mitreo di S. Prisca, ricavato nel III sec. d.C. all’interno di un criptoportico di epoca traianea e successivamente obliterato dalla costruzione della chiesa. Il mitreo, i cui resti furono scoperti per caso solo nel 1934, era formato da una stanza rettangolare, sede principale del culto dove avveniva il banchetto di comunione col dio. Questa stanza, ancora oggi conservata, è preceduta da due ambienti utilizzati per la preparazione del culto ed è decorata da due statue policrome rappresentanti i portatori di fiaccole e dalla rappresentazione della scena più importante del culto: l’uccisione del toro da parte del dio Mitra. Proprio quest’ultima rappresentazione ha una caratteristica particolare che la differenzia rispetto agli altri mitrei: è accompagnata dalla presenza di una statua di Saturno seduto, il cui corpo è realizzato con anfore e stucco. Sulle pareti dell’aula di culto invece, una serie di affreschi che rappresentano la processione sacra, e decorazioni a cerchi concentrici che rappresentano la sfera planetaria.