Il Parco degli acquedotti
Roma Sotterranea vi porta alla scoperta di un altro indimenticabile parco romano. Il parco è famoso soprattutto per l’imponente profilo degli acquedotti antichi, ma anche la sua storia moderna è tutta da scoprire… Per partecipare alla visita è necessario presentarsi muniti di mascherina. Il tour sarà effettuato con l'utilizzo di auricolari per mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro

VISITA GUIDATA: 10€ + 2€ per gli auricolari
DURATA: 1H 30
INFO: 334 7401467
N.B. Per partecipare alla visita è necessario presentarsi muniti di mascherina. Il tour sarà effettuato con l'utilizzo di auricolari per mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro tra i partecipanti, secondo le norme vigenti. Si avvisano i partecipanti che, per motivi di sicurezza, nominativi e recapiti saranno trattenuti dall'Associazione per il mese successivo allo svolgersi dell'attività.
>Il Parco degli acquedotti è un territorio dalle mille sorprese…come tanti dei parchi romani, la sua storia è antichissima e l’area è punteggiata di testimonianze archeologiche. La più significativa è quella degli antichi acquedotti romani, ben 6, che attraversano tutto il territorio, conferendogli un aspetto inconfondibile. Agli acquedotti romani se ne aggiunge uno moderno: l’acquedotto Felice, costruito sul finire del‘500 da Papa Sisto V, Felice Peretti.
È proprio questo acquedotto il protagonista di una vicenda molto più vicina a noi, che verrà raccontata durante la visita: a ridosso delle arcate dell’acquedotto si estendeva la borgata felice, un insediamento abusivo, un vero e proprio “borghetto”che era sorto negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale, e che raccoglieva famiglie di sfollati e di migranti che vivevano in assoluta povertà. Secondo un censimento del 1968, nella borgata vivevano 760 famiglie e oltre 5000 persone! Verrà raccontata la storia di Roberto Sardelli, giovane sacerdote che decise di dedicarsi proprio agli abitanti delle baracche dell’acquedotto, creando la Scuola 725 per dare un’istruzione e un supporto ai figli dei baraccati.
L’insediamento abusivo viene smantellato a partire dagli anni ’70, a seguito del piano regolatore del ’65 che prevede di destinare l’area a parco pubblico, e nel 1988 il Parco degli Acquedotti diviene parte del neonato parco regionale dell’Appia Antica.
Un’area verde che oggi siamo abituati a percorrere con le bici o per fare jogging, ma che ha assunto il suo aspetto pochi anni fa: una storia che vale la pena ricordare, per non dimenticarci del passato più recente.




