Un antico cimitero romano in uso per un lunghissimo periodo (I a C. - IV d.C.), che ci permette di osservare numerosi tipi di sepolture e di approfondire il rapporto degli antichi con l'Aldilà.

Non abbiamo in calendario una visita per questo sito Contattaci per concordare una visita privata

VISITA GUIDATA: 10€

BIGLIETTO DI INGRESSO AL SITO: 4€ (da pagare in loco); GRATUITO per i possessori di MIC Card (verificare la scadenza della MIC)

DURATA VISITA: 1h

INFO: 334 7401467

Come è noto, gli antichi romani seppellivano soltanto fuori dalle mura della città, lungo le vie consolari che si estendevano (e si estendono) a raggiera attorno all’urbe. 

Ancora oggi esistono numerosi esempi di cimiteri e tombe, basti pensare al monumentale mausoleo di Cecilia Metella sull’Appia antica o al mausoleo di Elena (meglio noto come Torpignattara) sulla Casilina. La via Ostiense non faceva eccezione, e anche qui si conserva un’area che ci ricorda questo lontano passato: la necropoli di San Paolo.

Lungo la via e le strade trasversali, all’altezza più o meno di 2 km dalle mura aureliane, si addensava infatti un’estesa necropoli, sorta attorno al I sec. a.C. e utilizzata per un lunghissimo periodo, fino al IV d.C. 

L’area, che si sviluppa su più piani, rende visibili e visitabili numerosi sepolcri, da quelli più antichi a pianta quadrangolare, con piccole nicchie scavate nelle pareti per la deposizione delle urne cinerarie (i cosiddetti “colombari”), a tombe invece ad inumazione; dalle deposizioni anonime alle tombe in laterizio e travertino, dotate di iscrizioni. È all’interno di questa necropoli (in un’area attualmente non visitabile) che venne collocata, nel I secolo d.C., una tomba destinata alla fama: quella di Paolo di Tarso, venerato come Santo dalla Chiesa. In suo onore, al di sopra della sua tomba, fu costruita pochi secoli dopo la basilica di San Paolo fuori le mura.

Il ritrovamento della necropoli, dal 2000 allestita all’interno di parco Schuster con una copertura che la ripara dagli agenti atmosferici, avvenne gradualmente, a partire dal ‘700. Le scoperte più consistenti furono effettuate nel 1859/72 e nel 1897/98, quando nel versante orientale della via Ostiense si operò un vasto sterro per la posa in opera di un grande collettore di scarico: questi scavi portarono alla luce numerose sepolture, purtroppo distrutte e non documentate, che restituirono un ingente materiale epigrafico. 

I reperti rinvenuti nel sepolcreto, costituiti da iscrizioni, olle cinerarie marmoree, affreschi distaccati e piccoli oggetti come modesti gioielli e aghi crinali, sono oggi custoditi all’Antiquarium Comunale, ai Musei Capitolini e al museo della via Ostiense a Porta San Paolo.

Appuntamento: davanti al Bar Tabacchi Pappagone (via Ostiense 197)

Per questa visita il luogo dell'appuntamento è raggiungibile alle coordinate GPS presenti nel link in basso; è consigliabile presentarsi 15 minuti prima dell'inizio della visita per espletare tutte le formalità del caso

Naviga verso il louogo dell'appuntamento